Argentina, Batista sarà ct fino al Mondiale 2014 in Brasile

Adesso è finalmente ufficiale: Sergio ‘Checho’ Batista sarà il commissario tecnico dell’Argentina almeno fino al Mondiale di Brasile 2014. L’attuale tecnico della Celeste è stato confermato ct oggi dall’Associazione del Calcio Argentino e succede, ufficialmente, a Diego Armando Maradona che aveva lasciato dopo il ko con la Germania. Su cosa gli si chiede con quel potenziale offensivo è chiaro a tutti: “L’unico obiettivo per il 2014 è vincere la Coppa del Mondo“, ha affermato Batista, mentre Julio Grondona, presidente dell’Afa, ha aggiunto: “Volevo augurargli tutto il meglio. Se lo merita per la sua carriera. Speriamo di avere la soddisfazione di poter ottenere quello che desideriamo e che il calcio argentino occupi il posto che merita”.

Mondiali 2014/ Blatter lancia l'operazione gol: Mai più 0-0

Troppi 6 pari senza reti a Sudafrica 2010, Fifa vara task force 
La Fifa affiderà ad una speciale task force il compito di rendere più appassionanti gli incontri dei Mondiali di Brasile 2014 allo scopo di eliminare i risultati di 0-0 maturati nella prima fase dell'ultima Coppa del Mondo. Lo ha annunciato il presidente della federazione internazionale, Sepp Blatter, che oggi ha fissato l'obiettivo di "un Mondiale più affascinante". Nella fase a gironi di Sudafrica 2010 su 36 partite sono sei quelle finite in archivio senza gol realizzati. La Task Force Football 2014 studierà nuove soluzioni per decidere le partite della fase a gironi e valuterà anche eventuali novità negli arbitraggi. Blatter ha specificato che la commissione sarà simile a quella istituita dopo i Mondiali di Italia '90, rimasi nella storia per il minimo storico di gol realizzati nell'arco del torneo. Quattro anni dopo la Fifa fece disputare la finale dei Mondiali a Pasadena, in California: per motivi televisivi legati al fuso orario europeo la partita iniziò a mezzogiorno e 35 ora locale. Il match, disputato a temperature impossibili, vide prevalere il Brasile sull'Italia ai calci di rigore dopo 120 minuti senza gol.

Brasile: progetto per il nuovo Maracana’


Un Maracana’ finalmente modernizzato e attuale, in grado di accogliere la finale dei Mondiali del 2014: e’ stato presentato a Rio.
La capacita’ del nuovo stadio carioca scendera’ a 76 mila spettatori, dagli 86mila attuali e dai 100 mila della finale dei Mondiali 1950.Sara’ mantenuta la forma a coppa allungata, ma l’impianto sara’tutto coperto. Il progetto richiedera’ investimenti per 320milioni di euro. I lavori, iniziati a fine agosto, dovranno essere ultimati entro dicembre 2012.

Ancelotti, orizzonte Ghana Progetto per il 2014. Con Seedorf?

Carletto l'Africano, parte seconda: ma stavolta le possibilità di Ancelotti di allenare ai prossimi Mondiali una Nazionale africana sarebbero davvero alte. Lo ha spiegato al programma La Tribù del Calcio, in onda su Premium Calcio, Domenico Ricci, uno dei procuratori più esperti di calcio d'Africa. Il progetto non riguarderebbe il vecchio amore Costa d'Avorio, bensì il Ghana: e con Ancelotti sarebbe coinvolto Clarence Seedorf.
Ricci cita infatti un centrocampista rossonero ancora in attività che farebbe parte dello staff che Ancelotti starebbe allestendo in vista di un possibile accordo con la federazione del Ghana, uscita dalla grande delusione del Mondiale sudafricano (si ricorderà la beffarda eliminazione nei quarti di finale subìta dall'Urugya dopo un rigore sbagliato al 120'). Nel gruppo del tecnico del Chelsea ci sarebbero anche Bruno De Michelis, strettissimo collaboratore del tecnico di Reggiolo al Milan e poi al Chelsea, e l'ex-centravanti del Torino Ferrante. Il progetto prenderebbe le mosse dal 2013, anno in cui terminerà il contratto di Ancelotti con il Chelsea: L'idea - ha spiegato ancora Ricci, molto amico dell'ex-mister rossonero - è di preparare il terreno creando da subito in Ghana un'universita' del calcio: una specie di Coverciano che coltivi e colga i tanti talenti del calcio ghanese. Con Ancelotti, poi, pronto all'ultimo lavoro di scrematura e preparazione in vista del grande appuntamento di Brasile 2014: il sogno è quello di arrivare a sfidare la Seleçao in una finale che entrerebbe di diritto nella lunga storia del calcio mondiale.

Poche settimane fa aveva fatto capire di volersi ritirare

Tevez pronto a dire addio alla Nazionale, perchè? Per l'età! "A 26 anni non sono più un ragazzino"
A quanto pare Carlitos Tevez ancora stenta a ritrovare la gioia di giocare.Dopo aver minacciato qualche settimana fa il ritiro dal mondo del calcio, l'attaccante del Manchester City, autore ieri di una partita sontuosa nel 4-1 rifilato dall'Argentina ai campioni del mondo della Spagna, ha lasciato intendere di voler lasciare la Nazionale: "Non so se arriverò ai Mondiali del 2014, non potrò mai prepararmi alla prossima manifestazione come ho fatto per Sudafrica 2010. Mi sento sempre più lontano dalla Nazionale ma non so se ho il coraggio di lasciarla".Alla base della decisione di Tevez anche un problema d'età: "A 26 anni non sono più un ragazzino e le mie gambe sono piene di lividi. Il fisico inizia a non reggere più come prima".

Confermato il CT a stelle e strisce.

Gli Stati uniti non mollano Bradley, fiducia rinnovata e un solo obiettivo: Brasile 2014!
Accordo raggiunto e rinnovo del contratto per altri quattro anni al ct della nazionale Usa Bob Bradley. La Federazione americana ha giudicato soddisfacenti i risultati raggiunti finora dal ct, che si appresta a rinnovare la squadra e prepararla in vista dei prossimi impegni. "Bob si sente onorato di poter continuare ad essere l'allenatore degli Stati Uniti", ha detto il suo manager Ron Waxman. "E' un lavoro che gli piace molto ed e' molto felice", ha aggiunto.Nato nel 1958 e dopo aver allenato nella Major League Soccer squadre come Chicago Fire, New York MetroStars e Chivas USA nel corso di nove stagioni, Bradley è alla guida degli Stati Uniti dal 2007, succeduto a Bruce Arena dopo la deludente prestazione del Soccer Team Usa ai mondiali del 2006. Tra i suoi trofei la Concacaf Gold Cup 2007, con un bilancio di 12 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte, con un periodo di imbattibilità nello stesso anno di 10 partite nel corso di 5 mesi.
L'obiettivo principale? Raggiungere la qualificazione a Brasile 2014: se ci riuscisse, per il team a stelle e strisce sarebbe la settima qualificazione mondiale consecutiva. Via al lavoro dunque, con tanto ottimismo e una scommessa: migliorare il piazzamento nella competizione iridata, la cui miglior posizione si perde ormai nel lontano 1930 (3° posto), proprio agli albori del calcio mondiale.

J.Zanetti: “Punto al Mondiale del 2014″

Uno dei grandi esclusi da Maradona per il Mondiale 2010 in Sudafrica ha ritrovato la maglia della Seleccion: Javier Zanetti infatti è stato convocato dal Ct ad interim dell’Argentina Batista per l’amichevole di martedi 7 Settembre contro la Spagna. Una convocazione che è arrivata anche per Esteban Cambiasso, l’altro interista escluso da Maradona per il Mondiale sudafricano.
“PUNTO AI MONDIALI DI BRASILE 2014″ – Lo storico capitano dell’Inter è apparso molto felice quando è sceso dall’aereo che dall’Europa l’ha portato in Argentina. El Pupi ha infatti regalato più di un sorriso ai tifosi che lo hanno accolto a Buenos Aires, mentre con i cronisti che lo hanno preso d’assalto ha rilasciato qualche dichiarazione. “Sono molto contento per questa nuova opportunità- ha dichiarato il giocatore dell’Inter, che poi ha aggiunto -Per ora mi godo questa gara di martedì, poi cercherò di proseguire la mia carriera in Nazionale, per arrivare magari ai Mondiali che si terranno in Brasile del 2014“.
NESSUN RANCORE VERSO MARADONA – Ai cronisti che lo hanno intervistato Zanetti ha anche parlato dei tre allenatori che ha incrociato in quest’ultimo scorcio della sua lunga carriera. Su Maradona il capitano dell’Inter ha detto: “Quando Diego ha scelto un altro giocatore e non me ci sono rimasto male, ma ho accettato la sua decisione, perchè lui ha fatto molto per la mia Fondazione, ed inoltre perchè sono un suo grande tifoso“. Sul neo-Ct Batista El Pupi ha invece dichiarato: “Potrebbe essere riconfermato alla guida della Seleccion, perchè ha le capacità giuste per mandarla avanti; lui tra l’altro mi ricorda Bielsa per il suo modo di mandare in campo le squadre che allena“. Su Mourinho Zanetti ha infine affermato che “Se una squadra assimila le sue idee, allora questa è portata a fare grandi cose come quelle che ha conquistato l’Inter dello scorso anno“.
INTER PRIMA PER LA IFFHS - Grandi cose che la IFFHS (Istituto internazionale di Storia e Statistica del Calcio) ha premiato nella sua consueta classifica mensile. L’Inter infatti è la squadra più forte del mondo di questo mese per la IFFHS, e sul podio si piazza davanti a Barcellona e Bayern Monaco. Non va molto bene invece alle altre compagini italiane, visto che Roma (13°), Juventus (14°), Fiorentina (35°) e Milan (48°) sono ampiamente fuori dalla top ten di questa classifica.

Calcio: Mondiali Brasile 2014, gara inaugurale in nuovo stadio Corinthians

La gara inaugurale dei Mondiali di Brasile 2014 si giochera' nel nuovo stadio che costruira' il Corinthians. Lo ha ufficializzato la federazione verdeoro (Cbf) con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale. La decisione e' maturata in una riunione tra Ricardo Teixeira, presidente della Cbf, Alberto Goldman e Gilberto Kassab, rispettivamente governatore e sindaco di San Paolo. Lo stadio sorgera' nel barrio Itaquera, nella zona orientale della metropoli.
Lo stadio Morumbi, la casa del San Paolo, con ogni probabilita' non verra' coinvolto invece nella manifestazione iridata. Il San Paolo, infatti, non ha fornito ancora le garanzie finanziarie per ristrutturare l'impianto.

Mondiali 2014/ Lula: Necessaria collaborazione governo-imprese

Monito presidente brasiliano, slitta decisione su stadio S.Paolo
Senza una reale collaborazione tra governo e imprese i Mondiali di calcio di Brasile 2014 rischiano di naufragare. E' l'allarme lanciato dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che oggi ha messo in guardia la nazione agitando lo spettro del fallimento sul progetto iridato: "Se aziende e istituzioni non collaboreranno allora avremo dei problemi", ha detto Lula. Il presidente brasiliano ha spiegato inoltre che la decisione sull'utilizzo dello stadio di San Paolo, attualmente congelata per una mancanza di fondi, non è attesa prima delle elezioni in programma ad ottobre.

Scommesse, Mondiali: le prime quote per Brasile 2014

Non è passato neanche un mese dalla conclusione dei Mondiali e già si pensa alla prossima edizione, in programma tra quattro anni in Brasile. 
I diversi cambi di allenatore sulle varie panchine delle nazionali hanno consentito ai bookmakers di elaborare le prime quote. Favorito scontato il Brasile padrone di casa, in tabella a 4,50, seguito dalla Spagna Campione del Mondo a quota 5,50 e dall’Argentina di Maradona, fresco di rinnovo, a 6,50. Distaccate le altre big: Olanda a 11,00, Germania a 12,00 e Inghilterra a 15,00. Scarsa fiducia, per il momento, per l’Italia di Prandelli, ferma a quota 21,00.

Maradona accetta: sarà CT fino al 2014

L’ex Pibe de Oro si è convinto ad accettare l’offerta della federazione argentina. Rimarrà alla guida della Nazionale fino a Brasile 2014
Per lui si era sollevato un vero e proprio moto popolare. Nonostante l’uscita di scena dell’Argentina ai quarti di finale del Mondiale sudafricano, nessuno voleva privarsi di lui. Giocatori compresi che – capeggiati da Lionel Messi – gli hanno chiesto in tutti i modi di non lasciare la guida della Nazionale.
E una persona “di cuore” come lui non poteva di certo restare indifferente alle richieste di un Paese intero. Ovvia la scelta, che poi altro non è che una conferma dell’amore che prova per la sua Argentina. Diego Armando Maradona ha deciso: ha accettato l’offerta della federazione argentina e sarà Commissario Tecnico della Selecciòn fino ai Mondiali che si terranno in Brasile nel 2014.
A dare la notizia è il quotidiano “La Nacion”, che riferisce di un primo accordo telefonico tra Grondona e Maradona tramite il quale l’ex numero 10 del Napoli si impegna a ricoprire la carica di CT fino al termine dei prossimi Mondiali ("Sì, voglio continuare", avrebbe detto). Secondo quanto riporta l’agenzia di stato, “Telam”, l’annuncio del prolungamento si terrà lunedì prossimo in occasione di un incontro ufficiale tra il numero uno della federazione argentina, Julio Grondona, e Maradona.

Maradona, progetto Brasile 2014

L’ex Pibe de Oro era determinato a lasciare la panchina della Seleccion dopo la pesante sconfitta rimediata contro la Germania. Ora però lo scenario sembra essere cambiato dopo la proposta dell’Afa (Federcalcio argentina)
La Federcalcio argentina (Afa) sta cercando di convincere Diego Armando Maradona a non lasciare la panchina della Seleccion nonostante la pesante sconfitta (4-0) con la Germania e la conseguente eliminazione ai quarti.
Anzi, il presidente Julio Grondona proporrà al "Pibe" di rimanere fino ai Mondiali del 2014, seppur a determinate condizioni. "La prossima settimana Julio Grondona incontrerà Diego Maradona per ascoltare il suo parere e la sua analisi di quanto successo in Sudafrica e gli esporrà l'idea di iniziare un ciclo di quattro anni, fino a Brasile2014 - ha detto Ernesto Cherquis Bialo, portavoce dell'Afa -. Non sono previste alternative".
Pare che non tutto il Comitato Esecutivo della Federazione sia d'accordo con l'idea di Grondona. "In ogni caso la continuità del tecnico, così come tutte le decisioni dell'Afa, le risolve l'Afa stessa. Zero ingerenze politiche", ha poi precisato Cherquis Bialo.

Mondiali 2014 in Brasile: Lula contro la Fifa, per la sovranità nazionale

Lotta sempre più aspra tra FIFA e Lula in vista dei mondiali di calcio del 2014 che sarà ospitato dal Brasile. In ballo ci sono miliardi di reais (e quindi di euro) ma soprattutto la sovranità della nazione sudamericana dal momento che dopo avere aperto una filiale operativa nel paese del samba la FIFA sta cercando di imporre la costruzione di nuovi stati, strade e aeroporti attraverso la sua “testa di ponte” locale, ovvero la CBF, la Federazione di Calcio brasiliana, guidata familisticamente da 21 anni da Ricardo Teixeira. Da un paio di giorni i giornali carioca e paulisti aprono sui ritardi del Brasile e le accuse della FIFA, sia per bocca del vicepresidente francese Jerome Valcke (ex giornalista di Canal + assurto misteriosamente ai vertici della FIFA dopo una condanna negli Usa di 90 milioni di dollari nell’affair Visa-Mastercard), che per bocca dello stesso Teixeira.
Il primo è stato incontenibile negli ultimi mesi. A marzo aveva sentenziato di fronte alla richiesta di moviola in campo, che alla FIFA “la porta per la tecnologia è chiusa”. Il polpo Paul e tutti gli altri che grazie agli errori arbitrali hanno azzeccato i pronostici di Sudafrica 2010 ringraziano. Poi ha minacciato la Francia e Sarkozy di ritorsioni – leggasi sospensione della Francia dalla FIFA, come successo per il Togo nell’ultima Coppa d’Africa che dopo un attacco di banditi che aveva lasciato sul terreno un morto e una decina di feriti gravi aveva ritirato la sua squadra – per “ingerenza indebita in questioni legate al calcio”.
A seguire ha dato un ultimatum di 48 ore alla Nigeria. Infine ha celebrato come la vittoria di una Coppa del Mondo l’esclusione del miglior stadio di San Paolo, il Morumbi, che doveva ospitare la partita d’apertura di Brasil 2014 definendola “una splendida notizia” e ha fatto la “lista della spesa” per il Brasile se vuole ottenere un 9 in pagella come il Sud Africa, a suo dire meglio di Germania 2006 nell’organizzazione del Mondiale (forse perché lady Merckel e i suoi non avevano accettato le direttive FIFA di fare uno stadio nuovo per ospitare la finale né di rifare la facciata dello storico stadio di Berlino).
Soggetto davvero sui generis il signor Valcke, che è solito andare in vacanza per il Capodanno nella bellissima villa di Ricardo Teixeira, nel paradiso di Angra dos Reis, e candidato alla successione di Sepp Blatter, nelle elezioni per il trono FIFA che già si preannunciano calde del 2015. Amici sino ad oggi, i due, potrebbero ritrovarsi rivali dal momento che l’ex genero di Joao Havelange, Teixeira appunto, aspira anch’egli allo scettro blatteriano e, se sino ad oggi i due sono andati d’amore e d’accordo, non è detto che ciò continui nei prossimi anni (il terzo incomodo è un sudcoreano dal nome impronunciabile padrone della Hiundaj). Di certo negli ultimi mesi Teixeira ha fatto da cassa di risonanza in Brasile alle richieste di Valcke e della Fifa.
Quando Lula ha sottolineato, qualche giorno fa, che 8 anni di mandato sono il massimo a cui dovrebbe attenersi il capo della CBF, Teixeira se n’è uscito con una critica durissima sulla situazione degli aeroporti. Molti in Brasile si sono chiesti, ironicamente, se le partite del Mondiale 2014 si giocheranno negli hangar o negli stadi. Certamente il “caos aereo” è un problema brasiliano (ma non solo brasiliano …) che dovranno risolvere le due autorità preposte – Infraero e Anac – perché il poderoso capo della CBF debba metterci bocca resta oscuro ai normodotati.
Il busillis più delicato, comunque, resta l’esclusione del Morumbi, un po’ come se a Italia 90 avessero tagliato San Siro a Milano o a Roma l’Olimpico per costruire un nuovo stadio ad hoc per la FIFA. Teixeira ha agito di concerto con Valcke nelle dichiarazioni anti Morumbi, la cui esclusione ha invece fatto infuriare non poco Lula, incredulo del niet FIFA e, forse anche per questo, assente dalla finale tra Spagna e Olanda. Differente l’approccio del ministro dello Sport verde-oro Orlando Silva Jr che, ad ogni polemica tra Lula (di cui in teoria è un dipendente) e Teixeira (di cui in teoria non è un dipendente) ha sempre difeso il secondo.
L’unico precedente di manifestazione sportiva internazionale organizzato dal Brasile è quello dei Giochi Panamericani di Rio di qualche anno fa, in quel caso il ministro dello Sport era lo stesso di oggi e anche all’epoca garantì che tutto sarebbe filato liscio come l’olio, poi i costi per l’evento decuplicarono in corso d’opera, il governo federale dovette coprire il buco e Lula si prese una marea di fischi alla cerimonia d’inaugurazione. Ecco, Lula non vorrebbe che la storia si ripetesse. Anche perché nel 2014 alla presidenza ci sarà con tutta probabilità la sua protetta Dilma Rousseff e la patata bollente di un Mondiale organizzato in modo poco trasparente non gliela vuole proprio lasciare.
Unico problema è che, per la prima volta nella storia dei Mondiali, il Comitato Organizzatore Locale (COL), non annovera tra le sue fila né membri della società civile né del governo centrale. Per incredibile che possa sembrare, oltre a Teixeira, lo integrano appena altre 5 persone, tutte legate a lui. Joana Havelange (amministratrice generale, figlia di Teixeira), Francisco Mussnich (consulente giuridico e principale avvocato di Daniel Dantas, imprenditore condannato a 10 anni in primo grado in Brasile per una serie di reati finanziari), Carlos Langoni (ex presidente del Banco Centrale, amico di Teixeira), Carlos de La Corte (consulente per gli stadi, amico di Teixeira) e Rodrigo Paiva (capo comunicazione della CBF di Teixeira).

Mondiali 2014; Teixeira: Brasile non ancora pronto

Ricardo Teixeira, presidente del Comitato organizzatore di Brasile 2014 e presidente della Cbf, la Federcalcio brasiliana, ha ammesso che il Brasile non è ancora pronto per ospitare i Mondiali del 2014: "Se San Paolo vuole davvero ospitare la partita inaugurale e altri match deve fare in fretta perchè il tempo è tiranno, Città del Capo ha costruito il suo stadio in due anni e mezzo e siamo dunque agli sgoccioli".

Una rifondazione Mondiale - Ecco le big per Brasile 2014

Tra sfottò, insulti, critiche, pianti e pacche di consolazione c'è anche qualcuno che alzerà la mano facendo notare che forse è meglio pensare al 2014. L'eliminazione prematura in Sudafrica di calibri come Francia, Inghilterra, Brasile e Argentina non può portare solo a una contestazione calorosa e in qualche modo dovuta. Deve semmai anticipare un processo di ristrutturazione (per qualcuno di rifondazione) in vista della prossima rassegna iridata in Brasile.
I GALLETTI SPENNACCHIATI
Partiamo dalla Francia che dovrà innanzitutto ripristinare lo spirito. Laurent Blanc è il vento fresco. La generazione degli Abidal, Gallas, Govou, Malouda, Henry e Anelka è finita. Evra resta sub judice, Ribery arriverà trentunenne (bisognerà valutare le sue condizioni), Gourcuff con il nuovo ct avrà la possibilità di crescere. Sarà il caso quindi di inserire Samir Nasri e di riportare in Bleus Karim Benzema (entrambi del 1987). Come centrale difensivo si proverà Sakho del Psg (1990), a destra se Sagna (1983) calerà c'è pronto Corchia (origini italiane, 1990, Le Mans). Accanto a Diaby in mezzo al campo crescono le quotazioni di Yann M'Vila (1990, origini congolesi). Occhio anche a Etienne Capoue (1988, Tolosa, può giocare anche centrale in difesa) e come alternativa Younousse Sankhare (Psg, 1989). Davanti tutti scommettono su Anthony Modeste del Nizza (1988, originario della Martinica) e sull'esplosione definitiva di Gabriel Obertan (1989, l'anno scorso preso da Ferguson per il suo United e cresciuto a Bordeaux). Quest'ultimo e Nasri potrebbero essere le menti della Francia che verrà.

I TRE LEONI SDENTATI
L'Inghilterra ripartirà cercando un portiere. Hart è un '87 e ci si può lavorare. In alternativa c'è Scott Loach del 1988. Gioca nel Watford. Fate ciao ciao con la manina a Ferdinand, Terry, Gerrard e Lampard (già trentenni ora, difficile rivederli in campo in Brasile). Sono pochi quelli dell'ultima rosa che potranno essere utilizzati: Lennon, Milner, forse Johnson, certamente Rooney. Poi spazio ai giovani: coppia centrale Mancienne (Chelsea, 1988)-Smalling (1989, Manchester United). A sinistra Gibbs (1989, Arsenal), a destra Richards (1988, Manchester City). In mezzo al campo il posto dei mammasantissima potrebbe prenderlo per esempio Muamba del Bolton (1988). A destra attenzione alla crescita di Rose del Tottenham (1990). Il prossimo dovrà essere il Mondiale di Walcott (1990) che lancerà Carroll (1990, Newcastle, un metro e 91 e gol a raffica). Segnali importanti li dà già ora Gosling dell'Everton: da centrocampo in su il 1990 dei Toffees può fare tutto visto che è anche ambidestro.
TUTTO ATTORNO AL PAPERO
Il Brasile che probabilmente sarà guidato da Leonardo non avrà altro che l'obiettivo di (stra)vincere il Mondiale. Sarà un rischio quello che stiamo per scrivere, però potrebbe essere che di questi 23 visti in Sudafrica il solo Ramires sarà sicuramente riconfermato (aggiungiamo con il condizionale Julio Cesar, Thiago Silva e Robinho). Toccherà a Pato caricarsi sulle spalle i Verdeoro. E poi occhi su Douglas Costa (1990) che dopo il Mondiale Under 20 dell'anno scorso in Egitto è passato allo Shakhtar per assaporare l'Europa. Così come Maicon (1990, Lokomotiv Mosca), omonimo dell'interista ma questo seconda punta che si sacrifica anche in fase difensiva. Per il resto si sa che il calcio brasiliano è talmente vasto che è difficile fare nomi. Ne buttiamo lì un po': Giuliano (1990, Internacional, fantasista); Toloi (1990, Goias, difensore centrale); Alan Kardec (1989, Benfica, attaccante); Coutinho (1992, Inter, fantasista); Neymar (1992, Santos, di professione fenomeno); Paulo Henrique Ganso (1989, Santos, centrocamposta); Diego Renan (1990, Cruzeiro, esterno ambidestro); Alex Teixeira (1990, Shakhtar, offende in ogni zona del campo, ambidestro); Maylson (1989, mediano di rottura, Gremio); Keirrison (1988, Fiorentina ma è del Barcellona, attaccante).

MARADONA "INDIFESO"
L'Argentina delle stelle dovrà rifare la difesa (a parte Otamendi, 1988). Servono un paio di centrali e due esterni che siano esterni veri e non adattati. Se Romero prosegue la crescita come nell'ultimo quadriennio sarà ancora lui il titolare. Il fatto che l'Under 20 Albiceleste abbia mancato la qualificazione ai Mondiali egiziani non è un fattore da trascurare. Però l'Argentina produce giocatori senza soluzione di continuità. Non subirà ripercussioni. Saluteranno Burdisso, Heinze, Veron, Demichelis, Samuel, Palermo, Milito. Toccherà ai vari Messi, Higuain, Pastore, Aguero, Mascherano, Tevez e Di Maria ripartire. Il ct (Maradona ancora?) valuterà Sebastian Emanuel Gonzalez del San Lorenzo (1992) per il centrocampo, Mauro Alberto Diaz (1991) del River Plate, centrocampista dai piedi raffinati, Nervo (1991) difensore centrale dell'Arsenal de Sarandì, Rogelio Funes Mori (1991) del River Plate, attaccante, Franco Zuculini (1990) mediano dell'Hoffenheim, Salvio (1990, Atletico Madrid, fantasista), Piatti (1989, ala dell'Almeria), Di Santo (1989, Chelsea, attaccante), Meza (1990, San Lorenzo, difensore centrale con i piedi buoni per impostare).
OLANDA IN GRANDE CRESCITA
Chi tra quattro anni invece arriverà ancora più forte e più matura sarà l'Olanda: i suoi gioelli avranno tra i 26 e i 30 anni. Anche se gli Oranje dovranno lavorare per cercare una coppia centrale difensiva più preparata, un terzino sinistro e un sostituto di Van Bommel in mezzo al campo. Nomi? Bruma (1991, difensore centrale del Chelsea), Van Eijden (1988, difensore centrale del Nec), Janmaat (1989, Heerenveen, terzino destro che potrebbe trovare spazio solo se Van der Wiel scivolerà a sinistra), Siem De Jong (1989, centrocampista centrale dell'Ajax), Georginio Wijnaldum (1990, Feyenoord, ala), Anita (1989, esterno di centrocampo sia destro sia sinistro dell'Ajax), Fer (1990, Ajax, esterno di sinistra di centrocampo), Van Wolfswinkel (1989, Utrecht, attaccante) e Biseswar (1988, Feyenoord, ala). E se in porta Stekelenburg dovesse prendere un raffreddore, ecco Krul (1988, Newcastle).

Il Brasile è già pronto per il 2014

 (Il MEssaggero - Francesco De Luca)
La presentazione sarà in grande stile a tre giorni dalla finale di Soccer City. Appuntamento a Sandton, il cuore degli affari di Johannesburg, l'8 luglio per mostrare il simbolo dei Mondiali 2014, quelli che si giocheranno in Brasile.
Saranno presenti Joseph Blatter, il grande capo della Fifa, e Ricardo Texeira, presidente della Cbf, ex genero di Joao Havelange, il predecessore del colonnello svizzero che governa il calcio mondiale. In attesa di chiarire l'impiego di Leonardo (l'ex allenatore del Milan potrebbe essere il ct della Seleçao in caso di divorzio da Dunga o manager del comitato organizzatore in virtù delle sue conoscenze linguistiche e calcistiche) il testimonial sarà Romario, il baixinho che ha segnato 1003 in 1262 partite.
Il Brasile si sta preparando in grande stile. Sono previsti investimenti per 94 milioni di real, equivalenti a 21 miliardi dei euro, per i Mondiali. È orgoglioso Nicolas Leoz, presidente della Conmebol, la confederazione calcistica sudamericana: «Si sono qualificate cinque nazionali per gli ottavi di finale. Non è una novità per noi, visto che in quattordici delle diciotto edizioni dei Mondiali le nostre squadre sono arrivate tra le prime quattro. Contiamo di ripeterci, sarebbe il modo migliore per avvicinarsi a Brasile 2014». Il grande sogno e il grande affare.

Mondiali 2014 - Rio, 320 milioni per ristrutturare il Maracanà

Costeranno 320 milioni di euro i lavori di ristrutturazione a cui lo stadio Maracanà dovrà andare incontro in vista dei Mondiali di Brasile 2014.
Lo ha fatto sapere Marcia Lins, ministro dello Sport e del Turismo dello stato di Rio de Janeiro. I lavori inizieranno ad agosto e termineranno nel dicembre del 2012. La Lins ha chiarito che lo storico impianto carioca sarà pronto per la Confederations Cup del 2013. Il Maracanà, costruito per i Mondiali del 1950 vinti dall'Uruguay grazie al successo in finale contro il Brasile padrone di casa, passerà da una capienza di 82mila 238 posti ad una capacità di 90mila spettatori.

Mondiali 2014, sarà Brasile!

La FIFA ha deciso di assegnare la Brasile l'onere di organizzare la ventesima edizione dei campionati mondiali di calcio, che si terrà nel 2014, nel periodo dal 13 giugno al 13 luglio.
Il Brasile ha sbaragliato la concorrenza dell'Australia, degli Stati uniti, della Colombia e della coppia Argentina - Cile: sarà così la quinta nazione ad aver ospitato per due volte la coppa del mondo.
La fase finale del torneo sarà appannaggio di 32 nazionali, 31 delle quali (il Brasile come nazione ospitante è qualificato di diritto) verranno selezionate attraverso le consuete eliminatorie su base continentale o di zona.
Dodici gli stadi che ospiteranno le gare, distribuiti in altrettante città del Brasile, tra essi un vero e proprio tempio del gioco del calcio: il Maracanà di Rio de Janeiro, inaugurato in occasione dei mondiali del 1950, tristemente noti ai brasialiani per la bruciante sconfitta patita in finale dai rivali dell'Uruguay.