Brasile: progetto per il nuovo Maracana’


Un Maracana’ finalmente modernizzato e attuale, in grado di accogliere la finale dei Mondiali del 2014: e’ stato presentato a Rio.
La capacita’ del nuovo stadio carioca scendera’ a 76 mila spettatori, dagli 86mila attuali e dai 100 mila della finale dei Mondiali 1950.Sara’ mantenuta la forma a coppa allungata, ma l’impianto sara’tutto coperto. Il progetto richiedera’ investimenti per 320milioni di euro. I lavori, iniziati a fine agosto, dovranno essere ultimati entro dicembre 2012.

Ancelotti, orizzonte Ghana Progetto per il 2014. Con Seedorf?

Carletto l'Africano, parte seconda: ma stavolta le possibilità di Ancelotti di allenare ai prossimi Mondiali una Nazionale africana sarebbero davvero alte. Lo ha spiegato al programma La Tribù del Calcio, in onda su Premium Calcio, Domenico Ricci, uno dei procuratori più esperti di calcio d'Africa. Il progetto non riguarderebbe il vecchio amore Costa d'Avorio, bensì il Ghana: e con Ancelotti sarebbe coinvolto Clarence Seedorf.
Ricci cita infatti un centrocampista rossonero ancora in attività che farebbe parte dello staff che Ancelotti starebbe allestendo in vista di un possibile accordo con la federazione del Ghana, uscita dalla grande delusione del Mondiale sudafricano (si ricorderà la beffarda eliminazione nei quarti di finale subìta dall'Urugya dopo un rigore sbagliato al 120'). Nel gruppo del tecnico del Chelsea ci sarebbero anche Bruno De Michelis, strettissimo collaboratore del tecnico di Reggiolo al Milan e poi al Chelsea, e l'ex-centravanti del Torino Ferrante. Il progetto prenderebbe le mosse dal 2013, anno in cui terminerà il contratto di Ancelotti con il Chelsea: L'idea - ha spiegato ancora Ricci, molto amico dell'ex-mister rossonero - è di preparare il terreno creando da subito in Ghana un'universita' del calcio: una specie di Coverciano che coltivi e colga i tanti talenti del calcio ghanese. Con Ancelotti, poi, pronto all'ultimo lavoro di scrematura e preparazione in vista del grande appuntamento di Brasile 2014: il sogno è quello di arrivare a sfidare la Seleçao in una finale che entrerebbe di diritto nella lunga storia del calcio mondiale.

Poche settimane fa aveva fatto capire di volersi ritirare

Tevez pronto a dire addio alla Nazionale, perchè? Per l'età! "A 26 anni non sono più un ragazzino"
A quanto pare Carlitos Tevez ancora stenta a ritrovare la gioia di giocare.Dopo aver minacciato qualche settimana fa il ritiro dal mondo del calcio, l'attaccante del Manchester City, autore ieri di una partita sontuosa nel 4-1 rifilato dall'Argentina ai campioni del mondo della Spagna, ha lasciato intendere di voler lasciare la Nazionale: "Non so se arriverò ai Mondiali del 2014, non potrò mai prepararmi alla prossima manifestazione come ho fatto per Sudafrica 2010. Mi sento sempre più lontano dalla Nazionale ma non so se ho il coraggio di lasciarla".Alla base della decisione di Tevez anche un problema d'età: "A 26 anni non sono più un ragazzino e le mie gambe sono piene di lividi. Il fisico inizia a non reggere più come prima".

Confermato il CT a stelle e strisce.

Gli Stati uniti non mollano Bradley, fiducia rinnovata e un solo obiettivo: Brasile 2014!
Accordo raggiunto e rinnovo del contratto per altri quattro anni al ct della nazionale Usa Bob Bradley. La Federazione americana ha giudicato soddisfacenti i risultati raggiunti finora dal ct, che si appresta a rinnovare la squadra e prepararla in vista dei prossimi impegni. "Bob si sente onorato di poter continuare ad essere l'allenatore degli Stati Uniti", ha detto il suo manager Ron Waxman. "E' un lavoro che gli piace molto ed e' molto felice", ha aggiunto.Nato nel 1958 e dopo aver allenato nella Major League Soccer squadre come Chicago Fire, New York MetroStars e Chivas USA nel corso di nove stagioni, Bradley è alla guida degli Stati Uniti dal 2007, succeduto a Bruce Arena dopo la deludente prestazione del Soccer Team Usa ai mondiali del 2006. Tra i suoi trofei la Concacaf Gold Cup 2007, con un bilancio di 12 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte, con un periodo di imbattibilità nello stesso anno di 10 partite nel corso di 5 mesi.
L'obiettivo principale? Raggiungere la qualificazione a Brasile 2014: se ci riuscisse, per il team a stelle e strisce sarebbe la settima qualificazione mondiale consecutiva. Via al lavoro dunque, con tanto ottimismo e una scommessa: migliorare il piazzamento nella competizione iridata, la cui miglior posizione si perde ormai nel lontano 1930 (3° posto), proprio agli albori del calcio mondiale.

J.Zanetti: “Punto al Mondiale del 2014″

Uno dei grandi esclusi da Maradona per il Mondiale 2010 in Sudafrica ha ritrovato la maglia della Seleccion: Javier Zanetti infatti è stato convocato dal Ct ad interim dell’Argentina Batista per l’amichevole di martedi 7 Settembre contro la Spagna. Una convocazione che è arrivata anche per Esteban Cambiasso, l’altro interista escluso da Maradona per il Mondiale sudafricano.
“PUNTO AI MONDIALI DI BRASILE 2014″ – Lo storico capitano dell’Inter è apparso molto felice quando è sceso dall’aereo che dall’Europa l’ha portato in Argentina. El Pupi ha infatti regalato più di un sorriso ai tifosi che lo hanno accolto a Buenos Aires, mentre con i cronisti che lo hanno preso d’assalto ha rilasciato qualche dichiarazione. “Sono molto contento per questa nuova opportunità- ha dichiarato il giocatore dell’Inter, che poi ha aggiunto -Per ora mi godo questa gara di martedì, poi cercherò di proseguire la mia carriera in Nazionale, per arrivare magari ai Mondiali che si terranno in Brasile del 2014“.
NESSUN RANCORE VERSO MARADONA – Ai cronisti che lo hanno intervistato Zanetti ha anche parlato dei tre allenatori che ha incrociato in quest’ultimo scorcio della sua lunga carriera. Su Maradona il capitano dell’Inter ha detto: “Quando Diego ha scelto un altro giocatore e non me ci sono rimasto male, ma ho accettato la sua decisione, perchè lui ha fatto molto per la mia Fondazione, ed inoltre perchè sono un suo grande tifoso“. Sul neo-Ct Batista El Pupi ha invece dichiarato: “Potrebbe essere riconfermato alla guida della Seleccion, perchè ha le capacità giuste per mandarla avanti; lui tra l’altro mi ricorda Bielsa per il suo modo di mandare in campo le squadre che allena“. Su Mourinho Zanetti ha infine affermato che “Se una squadra assimila le sue idee, allora questa è portata a fare grandi cose come quelle che ha conquistato l’Inter dello scorso anno“.
INTER PRIMA PER LA IFFHS - Grandi cose che la IFFHS (Istituto internazionale di Storia e Statistica del Calcio) ha premiato nella sua consueta classifica mensile. L’Inter infatti è la squadra più forte del mondo di questo mese per la IFFHS, e sul podio si piazza davanti a Barcellona e Bayern Monaco. Non va molto bene invece alle altre compagini italiane, visto che Roma (13°), Juventus (14°), Fiorentina (35°) e Milan (48°) sono ampiamente fuori dalla top ten di questa classifica.